martedì 9 dicembre 2008

Il potere di saper leggere le etichette

Dopo aver letto l'articolo che vi riporto di seguito e dopo aver  fatto alcune prove (lo sapete che sono molto impegnato in questo periodo)  ho scoperto che:

  • l'acuqa nel mio paese è Mediamente dura (coefficente 21)
  • di solito faccio lavatrici da 2,7 kg (io pensavo 4-5 kg)
  • normalmente uso 200 ml di detersivo 
  • l'etichetta del detersivo che normalmente uso mi consiglia di usare (data la durezza dell'acqua e il peso del bucato) circa 50 ml di prodotto 
Saper fare a leggere fa risparmiare a me a all'ambiente il 75% di detersivo.

"Eco lavatrice

La lavatrice: un sogno diventato realtà
Se ricerca seria s'ha da fare, allora bisogna essere onesti. Inutile demonizzare la lavatrice e i detersivi:
niente farà più incaponire l'ominide in noi di qualunque gesto o parola che ventili di fare a meno del mitico oggetto frutto dell'evoluzione della specie.
Ritengo quindi sia utile partire da quà : inutile convincerci che la lavatrice è un aggeggio del diavolo e i saponi sono i suoi accoliti. Se si vuole fare passare un bio messaggio costruttivo e consapevole in noi stessi e negli altri, bisogna rendersi conto che abbiamo tutti bisogno di lavatrice e detersivi, e li teniamo in gran rispetto. Farci sentire in colpa e classificarci come terroristi dell'ambiente servirà solo a rinforzare il bisogno di tutti di chiudere gli occhi sul disastro ambientale che produciamo. Anzi ci sentiremo ancor più bisognosi di allontanarci da qualunque strumento di risveglio ecologico. Una strategia di questo genere opera un "rinforzo negativo", una strategia sbagliata produce l'esatto contrario di quello che vorremmo....
S'ha quindi da farsi furbi... Lo sappiamo tutti che la pubblicità è l'anima del commercio, o no????
QUALE IL PUNTO DI PARTENZA PER PASSARE DAL DIRE AL FARE ?
Dobbiamo essere aiutati a trovare delle vie di mezzo, per il momento.
Vie che facciano da ponte tra tradizionale e biologico, tra dire e fare, tra creazione e distruzione.
Un buon inizio è capire che pur utilizzando detersivi tradizionali & Co, possiamo imparare dei trucchi, degli accorgimenti, delle attenzioni che cambiano di molto l' impatto degli stessi sull' ambientale.
Cominciare con poco si può e si deve.
I DETERSIVI
Sia che si usino detersivi tradizionali che biologici, bisogna stare molto attenti alle quantità.
Alcuni tipi di detersivo cambiano nel tempo composizione e indicazione di dosaggio. Per questo motivo bisogna ricordarsi di leggere con attenzione le prescrizioni in ogni ricarica di fustino acquistata.
NON SPRECARE è la regola aurea, principalmente per l' inquinamento, secondariamente per l'economia. Inoltre una eccessiva quantità di detersivo non riesce a sciogliersi e di conseguenza a lavare. Il risultato è che i panni non sono puliti e rimangono intrisi di residui di detersivo.

Non siamo abituati a pesare. Invece è il gesto più importante da imparare, con qualunque detersivo.
E' l'unica maniera per sapere esattamente quanto si consuma.
Non fidatevi di indicazioni tipo "una tazzina da caffé è pari circa a 50 ml", qualcuna di noi ha esperimentato per mesi con una tazzina da caffé di 90 ml, precisi precisi, senza saperlo e sprecando detersivo.
Non siamo abituati nemmeno a pesare i panni. Le indicazioni di uso del detersivo, si riferiscono a tot chili di panni asciutti. Bisogna imparare a pesare anche i panni, prima che ci si abitui l' occhio.
Usare la giusta quantità di detersivo permette che venga eliminato il più possibile durante il risciacquo. E' importante per non inquinare l'ambiente, ma anche per non inquinare noi stessi: il detersivo depositato sui tessuti che indossiamo è una delle tante sostanze irritanti che teniamo a contatto della pelle.
Sembra difficile capire che i residui di detersivi sui vestiti siano dannosi per la salute, ecco un esempio che chiarifica perché insistiamo su questo aspetto:
avete presente quanti farmaci vengono somministrati attraverso la pelle per mezzo di cerotti?
Cerotti per farmaci cardiaci, cerotti per somministrazione di ormoni, cerotti antinfiammatori.
La nostra pelle ASSORBE le sostanze, con cui viene a contatto. Qualunque esse siano.
A seconda della durezza dell'acqua della propria zona, varia tantissimo la quantità di detersivo che va usata.
Per durezza dell'acqua si intende la quantità di sali di calcio e magnesio presenti nell'acqua.
Se l'acqua è dura molte molecole del tensioattivo sono “impegnate” dagli ioni calcio e magnesio e quindi non lavano; serve allora più detersivo, se ne spreca parecchio e l' inquinamento aumenta.
Per conoscere la durezza dell'acqua della vostra zona, informatevi tramite l'azienda che la fornisce.
Sul sito di Assocasa, trovate un motore di ricerca che consente di ottenere informazioni sulla durezza dell'acqua in 5.600 Comuni italiani.
Un articolo di Wikipedia vi spiega cosa è la durezza dell'acqua e indica i valori di riferimento.
La soluzione principiale al problema dell'acqua dura dovrebbe essere montare dei decalcificatori che la rendano dolce. Oltre al vantaggio sull'uso dei detersivi, si ottiene il grande vantaggio che i macchinari e le tubature dell'acqua non vengano rovinati dal calcare.
Attenzione però: l’acqua trattata con un addolcitore a sali o a scambio ionico non è indicata per il consumo umano, a causa degli ioni sodio che vengono ceduti all’acqua al posto degli ioni calcio e magnesio. Da tenere presente anche che un addolcitore consuma (cioè versa direttamente nello scarico senza che ve ne accorgiate) in media 200/300 litri di pura, buona acqua potabile ogni 3 o 4 giorni per rigenerare i sali. Non è eticamente il massimo.
COSA ABBIAMO PROVATO E SCARTATO
Ausili magnetici:
per magnetizzare l'acqua e pulire senza detersivi: li abbiamo studiati a lungo e non abbiamo trovato nessun dato oggettivo che certificasse la loro efficacia. Né sui libri, né nelle discussioni del settore e nemmeno nel lavandino di casa.
Noci del sapone:
segnalate da molti come efficaci e del tutto naturali, hanno suscitato vari dubbi sulla loro affidabilità nei vari tipi di bucato. Il dott. Fabrizio Zago sul sito Promiseland.it ha compiuto di recente un test in laboratorio che dimostra che esse danno gli stessi risultati della semplice acqua calda.
Le nostre prove domestiche confermano questi risultati.
Palline e ausili fantadetergenti:
ne esistono in commercio di vario tipo. Possiamo solo dirvi di andarci con i piedi di piombo, essere consapevoli che il mondo pullula di eco-truffe. Fateci sapere se avete testato qualcosa di valido o meno; male che vada ci informiamo o diffondiamo col passaparola."

tratto da: Bio Detersivi

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